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Fontane d'Italia

Rimini 
Fontana della Pigna 
La Fontana della Pigna, situata in piazza Cavour, venne costruita nel 1543 da Giovanni da Carrara. Molto più antico è invece il tamburo che sostiene la Pigna, risalente all'epoca romana. L'iscrizione sul monumento ricorda il gaudio che provò Leonardo da Vinci. 
Fontana dei Quattro Cavalli 
La fontana, collocata nel tranquillo Parco Federico Fellini, rappresenta un simbolo della riviera riminese.

Brindisi 
La fontana delle Ancore 
La fontana delle Ancore fu realizzata nel 1921; dieci anni dopo, la vasca fu arricchita da quattro basamenti sul bordo esterno, sui quali poggiavano due grosse rane e due tartarughe; la colonnina centrale era costituita da quattro fasci littori che reggevano un'elegante coppa; moltissimi gli zampilli dell'acqua, dal centro al bordo e viceversa, che creavano suggestivi effetti di luce. Sei anni dopo, la fontana fu completamente rifatta, assumendo l'aspetto attuale. 
Fontana Tancredi 
E' una delle cinque vasche limarie che permettevano di decantare l'acqua potabile prima di distribuirla alle fontane della città. Addossata ad un'altura naturale, risale al 1192, anno in cui il normanno Tancredi volle che la preesistente fontana romana fosse rifatta, in onore delle nozze del figlio Ruggiero con Urania di Costantinopoli. Nel 1828, ridotta ormai ad un cumulo di macerie, fu ricostruita e ingrandita. E' formata da un muro rettangolare e da due edicole con cupola, congiunte da una vasca la cui acqua sgorga da teste marmoree scolpite. Al centro vi è lo stemma della città.

Sassari 
Fontana di Rosello
Il simbolo di Sassari - opera di maestri liguri risalente al XVII secolo - ha forma di parallelepipedo, circondato da dodici bocche di leone da cui fuoriesce l'acqua. Gli spigoli sono adornati da statue raffiguranti le quattro stagioni, mentre la parte superiore culmina nella statua di san Gavino a cavallo, sorretta da due archi incrociati. La fonte è interamente rivestita di marmo.

Catania 
La Fontana dell'Elefante
La Fontana dell'Elefante, il "Liotro" come lo chiamano i catanesi, simbolo della città, fu assemblata nel 1737 dal Vaccarini con un'iscrizione dedicata a Sant'Agata, patrona del capoluogo etneo. E' formata da un grande obelisco di stile egiziano con,all'apice, un grosso elefante. Alle spalle della Fontana dell'Elefante si trova la Fontana dell'Amenano, l'ingresso nella pittoresca Pescheria e la porta di Carlo V.

Terni 
Fontana di piazza 
Tacito L'attuale assetto della piazza si deve agli architetti Mario Ridolfi e Mario Fagiolo, che vinsero un concorso nazionale bandito nel 1932. Di fianco ai palazzi dominanti la piazza (Palazzo del governo, del Bazzani, e la sede della Banca d'Italia), i due architetti inserirono degli intermezzi a verde, della stessa lunghezza degli edifici ed una grandiosa fontana. Essa si caratterizza in tre fasi: nella prima l'acqua sgorga al bordo del grande catino sotto forma di velo per scorrere sulla superficie decorata con i segni dello zodiaco, quindi precipita in un'ulteriore vasca più profonda, simbolo della trasformazione in energia, rappresentata, nella fontana, da un altissimo pennone metallico rivestito di acciaio inossidabile. La scelta dei segni zodiacali a decorazione del catino, realizzati con formelle di vetro inciso, distribuite su fondo mosaico, è suggerita dalla intima relazione che intercorre tra essi e i mesi dell'anno che regolano la copiosità dell'acqua di precipitazione. La fontana, le cui decorazioni sono state realizzate su decorazioni di Corrado Cagli, è stata distrutta nel corso dell'ultima guerra e restaurata con interventi successivi fino al '61.

L'Aquila 
Fontana delle 99 Cannelle 
La Fontana della Rivera, più comunemente conosciuta come Fontana delle Novantanove Cannelle, a ricordo dei mitici 99 castelli che avrebbero partecipato alla fondazione della città, è il più antico monumento civile, aquilano superstite. Fu edificata nel 1272, nel pieno della ricostruzione angioina, in uno zona periferica, vicino al fiume Aterno, ricca di sorgenti e per questo detta la Rivera. Qui esisteva un borgo, forse punto di raccolta dell'Antichissima transumanza, che sì chiamava, per l'abbondanza di acque Acculum, Acculae o Accula, da cui è derivato il nome della città.

Belluno 
Fontana della Motta 
Fontana a muro, costruita nel 1561 dal rettore della Repubblica Veneta Loredan. E' detta della Motta perché un tempo si trovava nei pressi del Castello Doglione o della Motta (attuale Piazza Mazzini). 
Fontana di San Lucano 
Fontana dedicata a San Lucano, uno dei tre patroni di Belluno (con San Martino e San Gioatà). Da osservare la forma a fuso caratteristica delle fontane bellunesi.

Bologna 
Fontana del Nettuno
La fontana venne realizzata dallo scultore fiammingo Jean Boulogne, detto il Giambologna, tra il 1563 e il 1566 su una base architettonica progettata da Tommaso Laureti. Si trova nell'omonima piazza nei pressi di piazza Maggiore.

Caserta 
Fontana a conchiglia
La fontana è posta, al termine dei quartieri San Carlo e San Ferdinando, all'incrocio con via Panelli con via Vaccheria e via Giardini Reali. La forma è semplice ed elegante. La parte inferiore è costituita da un bacino semicircolare a coppa, molto rigonfio. Esso poggia su un gradino, anch'esso semicircolare, che sembra voglia raccogliere la fontana all'interno; la parte superiore si apre a ventaglio, propone una mezza valva di conchiglia. Il tema della conchiglia è ripreso dalle decorazioni parietali del Vanvitelli, come simbolo di Eternità. La fontana è alta 2 metri e 15, larga 1 metro e 55, profondo 1 metro e 18.

Catanzaro 
Fontana monumentale de "Il Cavatore" 
Opera di Giuseppe Rito (anni '60 del XX secolo), spicca per la cromia dovuta al contrasto tra una scultura in bronzo che celebra il lavoro umano e il basamento in granito grigio da cui scaturisce l'acqua, inseriti entrambi in una nicchia in laterizi di gusto neoclassico (costruita tra il 1869 e il 1874).

Frosinone 
Fontana della Madonna della Neve 
Nel quartiere di Madonna della Neve, di fronte all'omonima chiesa, sorge una monumentale fontana, donata alla città dal nobile Livio de Carolis e realizzata dall'architetto Alessandro Specchi. La fontana, edificata nella prima metà del XIX secolo, è costituita da un grande bacino quadrilobato, su cui si eleva una vasca più piccola; due obelischi discosti affiancano la fontana, dandole un aspetto monumentale ed elegante. Nell'abside dell'antica chiesa è situato l'affresco cinquecentesco della Madonna della Neve fra i Patroni della città S. Silverio e S. Ormisda.

Milano 
La fontana del Piermarini 
Fino agli inizi del secolo questa poteva dirsi l'unica fontana decorativa della città, tanto da dare il nome alla piazza milanese tragicamente famosa per l'attentato dinamitardo del dicembre 1969. I disegni originari sono del Piermarini, ma alla struttura originaria vennero apportati dei cambiamenti e alla fine del 1700 venne aggiunto il gruppo tra la vasca inferiore e quella superiore, formato dalle sirene a cavallo dei delfini. 
La fontana di San Francesco 
La fontana, il cui nome completo è "Fontana di San Francesco che predica agli uccelli", venne costruita nel 1926 su progetto di Giannino Castiglioni. Si trova in un angolo verde della città, antistante al convento dei frati Francescani in piazza Sant'Angelo.

Palermo 
Fontana Pretoria 
La fontana, realizzata tra il 1555 e il 1557 venne acquistata dal senato di Palermo e posta nella piazza davanti al palazzo che adesso ospita la sede del Comune. La fontana, nota ai palermitani anche come fontana della vergogna, è composta da diverse statue che raffigurano sirene, arpie, divinità mitologiche, delfini ed altri animali. Proprio per le nudità è stata soprannominata Fontana della Vergogna, così come la piazza che in realtà si chiama piazza Pretoria.